Se nessuno ha bluffato, questi genauti
avevavo avuto l'incarico di trasportare da Adamo ed Eva il mio DNA.
C'era sicuramente il DNA di "Correre la Cavallina"
in mio padre
ma quando sbatté contro
mia madre,
lo sacrificò tutto per
me.
Ehi! ringrazia Iddio.... e...
mio zio che mi teneva in piedi!
Ma cominciarono i primi guai!
mi dicevano che potevo diventare cieco!
Nel tempo trovai ottime cure....
Iniziai una campagna promozionale,
incaricando la miglior agenzia fotografica dell'epoca,
ma il perfezionismo era fonte di solenni imbronciature,
il pettine proprio non lo sopportavo.
Il carattere di scapigliato mi era più consono, fin da allora.
Ma il rischio cecità affiorava sempre più alla luce del sole,
sai com'è... la curiosità... è delle femmine e queste, in ogni maniera,
cercavano di darmi più luce possibile.
Questa...
piccola fan vinse su tutte, per tutta la vita.
Fin da allora mostrava sul petto le
insegne del prode Alberto.
Io mi illudevo, diceva lei, la A stava per Azulejo!
La verità era che quelle cosine lì, ai lati, misura zero,
erano, e sono ancora oggi, la mia vera cura contro la cecità!
Fra battibecchi e incontri clandestini,
cominciammo a sentire la reciproca mancanza.
La cecità fu vinta, ma subentrò un'altra terribile malattia,
la lontananza e la nostagia!
Ma volenterose matrone, avevano capito che
che questo esercito, composto
di un Comandante e una Comandanta
non si sarebbe dovuto dividere mai.
Ogni occasione era buona
per organizzare campi di addestramento
per tenerci pronti alla battaglia della vita.
Crescendo, ci rendemmo autonomi,
sapevamo che la battaglia finale era vicina.
Lontano dall'occhio severo dei leaders di allora,
nascosti in ogni anfratto, all'ombra per non essere individuati,
prodi guerriglieri, iniziammo le grandi manovre e
ci sfidavamo a duello in continuazione,
con il risultato che ambedue risultavamo felici vincenti.
Il "ma però" che non mi son mai chiarito è
se sono motivi di apprendere nuovi tipi di combattimento oppure
una questione di DNA che riaffora anche oggi.
fine della puntata, arrivederci alla prossima)