E' vero, ho firmato l'appello per la ricostituzione del Partito Socialista Italiano e con me c'erano anche Morales, Giudiceandrea, Fontanelli, Fiordaliso, Coveri, Mario Renzi, Ciotti, Robirotta, Bugli, Spano e tanti altri Socialisti, oltre 350, di tutte le regioni d'Italia.

I firmatari di questo appello (pubblicato sul Corriere della Sera del 24/10/95) sono socialisti che non si arrendono alla tesi della ineluttabile scomparsa in Italia della cultura Socialista, storicamente vincente, mentre comunisti, fascisti, democristiani ripropongono con orgoglio la loro tradizione entro formule politiche appena riverniciate.

Cio' e' reso possibile dal comprensibile bisogno di ancorare la politica a valori, a progetti, a esperienze, a tradizioni.

Ma ciņ e' stato consentito a tutti tranne che ai socialisti da una lettura distorta dei comportamenti che hanno prodotto la decadenza della cosiddetta prima Repubblica.

La verita' sta faticosamente emergendo e rivelando che questi comportamenti erano comuni a tutto il sistema dei partiti, della grande impresa pubblica e privata, dell'alta finanza e coinvolgeva aree sociali e l'alta burocrazia pubblica.

Nessuno quindi puo' chiamarsi fuori e questa pretesa di estraneita' non puo' rappresentare la bandiera del rinnovamento, rispetto a chi ha pagato un prezzo in termini politici e giudiziari.

II comunismo e' stato ovunque lo storico avversario del socialismo democratico e in Italia i suoi eredi hanno praticato una consapevole politica di eliminazione dell'area socialista e liberaldemocratica per occuparne lo spazio, senza riuscire ad interpretarne i valori peculiari e a riconoscerne le ragioni.

Essi pero' non hanno convinto gli elettori socialisti proprio perche' hanno rivelato tutta la loro radicata formazione illiberale e praticato ciniche alleanze con i veri poteri dello Stato e della finanza che la cultura democratica ha sempre voluto contenere entro regole certe.

I valori e le esperienze del socialismo democratico non possono essere annullati nel PDS o nelle varie aggregazioni del "suo" centrosinistra.

L'appello ha quindi lo scopo di verificare nell'unico modo legittimo e inconfutabile, attraverso un visibile consenso, se esistono energie sufficienti a superare le barriere dell'odio, della paura, dell'indifferenza, della convenienza che hanno unito molti, a destra come a sinistra, nel dare per morta la cultura politica socialista.

L'obiettivo e' semplice ma ambizioso: ricostituire il Partito Socialista Italiano con i suoi caratteri fondamentali, una forza al tempo stesso socialista e liberaldemocratica, tradizionale negli storici valori di riferimento e moderna nella cultura di Governo, orgogliosa delle proprie esperienze e consapevole dei propri errori.

Una forza che rinasce per guardare al futuro, appellandosi alle nuove generazioni, che non si lasci invischiare nelle trame meschine della confusa fase di transizione.

Una forza consapevole che la sua autonomia e' una condizione primaria per la sua esistenza e per questo dichiara la sua indisponibilita' a partecipare a schieramenti strumentali, di sinistra e di destra, rispetto a quanti hanno annullato le ragioni della loro diversita' per ricercare una "nuova" legittimazione.


II Comitato Promotore verifichera' al 30 Novembre l'obiettivo fissato per la sussistenza delle condizioni minime, in termini di consenso e di risorse, al fine di procedere alla convocazione, su base regionale, di tutti gli aderenti e successivamente, entro Gennaio 1996, del Congresso di Ricostituzione del Partito Socialista Italiano.

L'orgoglio e la passione politica di tanti socialisti potranno dimostrare che non vi e' ostilita' o errore degli uomini che possano distruggere una grande idea della storia, una grande speranza per il futuro.



PS: Gran parte di ex Parlamentari e di ex dirigenti del PSI condivide questa iniziativa ed hanno dichiarato di sostenerla, anche se le loro firme non sono incluse tra quelle del Comitato Promotore.

Per chi volesse saperne di piu' la sede provvisoria e' a Roma, in Via Trionfale 7025 (Tel. e Fax 06/39730506, altri recapiti telefonici 06/474484-5 e Fax 06/4746453).




Qualunque sia la vostra idea e' gradita la vostra opinione:



e cliccate per inviarmela.


Alberto Lazzerini - Tel. 03xx/2xxxx8 - 055/2xxxx8 - Uff. 055/7x1.xx73

document.htm Rev.6/11/95